27 giu 2009

UE - LIFE+ conservazione ambiente - 15/09/2009

Cofinanziamento di progetti nel campo della conservazione della natura, della politica e della governance ambientali e dell'informazione e della comunicazione in materia ambientale.
Possono fare richiesta di finanziamento Enti pubblici e/o privati, Imprese, ONG, Organizzazioni senza fini di lucro, aventi la propria sede in uno dei 27 Stati membri dell'UE.

19 giu 2009

Strumenti per la piccola imprenditoria - parte 3 – Franchising - sempre aperta

Continuiamo il nostro excursus tra gli strumenti che definisco “sempre verdi” ossia non caratterizzati da bandi e/o scadenze, ma da una procedura “aperta tutto l’anno”, di cui fanno parte anche i precedenti due strumenti analizzati (Lavoro Autonomo e Microimpresa).
Lo strumento che voglio qui illustrarvi è denominato Franchising ed anch’esso è gestito da Invitalia, con tutto ciò che ne consegue.
Anche in questo caso trattasi di uno strumento a copertura nazionale, ossia potenzialmente attivabile per iniziative ubicate ovunque sul nostro territorio, sempre con le eccezioni per le regioni del Centro Nord (con zone escluse) e con intensità di aiuto che vanno dalla copertura del 100% dell’investimento per le regioni del Sud ed a decrescere più ci si spinge verso il Nord Italia.
Questa misura è quella adatta per l’esercizio di attività commerciali: essa infatti ammette nuove iniziative condotte sia sottoforma di ditta individuale o società (di persone o di capitali) per la commercializzazione di beni e di servizi mediante la formula dell'affiliazione in Franchising.
Unica grande limitazione che potrebbe rendere poco appetibile lo strumento è che si può presentare domanda di agevolazione solo per progetti da realizzarsi affiliandosi con i franchisor convenzionati con Invitalia.
Comunque si trovano marchi consolidati sul mercato, con adeguata esperienza e competenza: se la limitazione è una caratteristica negativa, d’altro canto bisogna ammettere che l’accreditamento dà una certa sicurezza al neo imprenditore circa l’affidabilità del Franchisor al quale si sta affiliando.
Al momento i Franchisor convenzionati sono 33, operanti in settori diversi (dai servizi finanziari alla vendita di gelati) ma l’elenco è in continuo aggiornamento in quanto ve ne sono di nuovi che entrano, superando la procedura di selezione ed accreditamento di Invitalia, ed altri che ne escono per i motivi più svariati. Tra i nomi illustri presenti da tempo, si cita Mail Boxes Etc., tra i defezionati si cita l’altrettanto noto Buffetti.
Le agevolazioni consistono come sempre in un mix tra contributo a fondo perduto e mutuo a tasso agevolato, ma l’importo non è predefinito bensì è il risultato di un calcolo per il rispetto del principio che prevede che l'importo del mutuo a tasso agevolato per gli investimenti non possa essere inferiore al 50% del totale delle agevolazioni concedibili e che l’agevolazione complessiva non ecceda il limite de minimis.
Le spese ammissibili a finanziamento per l'investimento riguardano: attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti; beni immateriali a utilità pluriennale; ristrutturazione di immobili, entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti. Le spese ammissibili per la gestione: materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo; utenze e canoni di locazione per immobili; oneri finanziari (con l'esclusione degli interessi del mutuo agevolato); prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati.

Strumenti per la piccola imprenditoria - parte 2 - Microimpresa - sempre aperto

Continuiamo l’excursus su alcuni strumenti di finanza agevolata rivolte alle nuove iniziative imprenditoriali.
Un interessante strumento, anch’esso gestito da Invitalia e noto col nome “microimpresa”, è volto a finanziare nuove iniziative imprenditoriali nei più disparati settori (artigianato, produzione di beni, fornitura di servizi sia alle aziende che alle persone, edilizia, somministrazione, turismo e trasporti di merci o di persone non oltre le 9 unità) svolte da soggetti giuridici costituiti sotto forma di società di persone la cui base sociale sia composta, sia numericamente che in relazione alle quote possedute, da soggetti non occupati e residenti nei territori agevolabili. Sono invece assolutamente escluse iniziative nel settore del commercio.
Anche questo strumento agevola iniziative praticamente in tutta Italia, ad eccezione di alcune aree del Centro Nord e come sempre il Sud è il più finanziato, riuscendo i progetti, se realizzati al Sud, una copertura delle agevolazioni rispetto alle spese da affrontare pari al 100%.
Le spese ammissibili a finanziamento per l'investimento riguardano: attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti; beni immateriali a utilità pluriennale; ristrutturazione di immobili, entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti.
Le spese ammissibili per la gestione: materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo, utenze e canoni di locazione per immobili, oneri finanziari, prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati. Le attrezzature e macchinari possono essere anche usati purchè non oggetto di precedenti agevolazioni.
Il programma di investimento non può eccedere la spesa per investimenti di 129.114 Euro IVA esclusa, il che vuol dire che non è possibile presentare progetti con investimenti superiori a tale importo e richiedere un finanziamento parziale (come accade per tutti gli altri strumenti agevolati), dichiarando l’eccedenza come “apporto dei soci”.
Come per lo strumento “Lavoro Autonomo” presentato in un precedente articolo, l’agevolazione concessa consiste in un finanziamento a tasso agevolato e un contributo a fondo perduto che, complessivamente, coprono il 100% degli investimenti ammissibili; ad esso si aggiunge (e non fa cumulo con i 129.000 euro di cui sopra) un contributo a fondo perduto per le spese relative al primo anno di attività relative alla gestione.
E’ possibile acquistare anche beni usati ed in particolari situazioni anche l’acquisto di un’attività preesistente, quando questa sia necessaria per l’ottenimento delle licenze di esercizio altrimenti non ottenibili. Restano escluse, però, dal finanziamento tutte le spese inerenti la “ceditura” e la “voltura”.
Anche in questo caso la domanda consta di alcuni documenti personali dei soci e della società, di una relazione sull’iniziativa imprenditoriale (Business plan) che ne indichi la fattibilità economico finanziaria, la sostenibilità, la redditività e l’ampiezza del mercato.
E’ sempre possibile presentare domanda di agevolazioni sullo strumento in questione.

Strumenti per la piccola imprenditoria - parte 1 - Lavoro autonomo - sempre aperta

Comincio con il primo di una serie di articoli destinati all'approfondimento di alcuni strumenti di finanza agevolata rivolti alle nuove iniziative imprenditoriali.
Un utile strumento a disposizione di disoccupati (al momento della presentazione della domanda) che intendono avviare un'attività in forma di ditta individuale (ancora da avviare) nei settori della produzione di beni, fornitura di servizi, commercio, edilizia, somministrazione, turismo e trasporti (di merci o di persone non oltre le 9 unità) è conosciuto come Lavoro Autonomo (ex Prestito d’Onore) gestito dal Invitalia.
Lo strumento agevola iniziative praticamente in tutta Italia, ad eccezione di alcune aree del Centro Nord.
Come sempre il Sud è il più finanziato: per semplicità se si ipotizza un’attività al Sud, sono previste delle agevolazioni per investimenti con spesa massima di 25.823 Euro (IVA esclusa), ossia il progetto imprenditoriale non può eccedere questa spesa, a prescindere se si richiede un finanziamento totale o parziale.
Sempre con riferimento ad un’iniziativa al Sud, l’agevolazione prevede un finanziamento a tasso agevolato e un contributo a fondo perduto che, complessivamente, coprono il 100% degli investimenti ammissibili oltre alle spese di gestione (max 5.165 Euro IVA esclusa) relative al primo anno di attività sotto forma di contributo a fondo perduto.
Le spese ammissibili a finanziamento per l'investimento riguardano: attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti; beni immateriali a utilità pluriennale; ristrutturazione di immobili, entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti.
Le spese ammissibili per la gestione: materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo, utenze e canoni di locazione per immobili, oneri finanziari, prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati. Le attrezzature e macchinari possono essere anche usati purchè non oggetto di precedenti agevolazioni.
Al fine di chiarire quali attività possono essere finanziate, ecco un elenco (non esaustivo ma esemplificativo) delle attività ammissibili:
Carrozzerie, Scuole di formazione, Elettrauti, Centri Estetici/Estetisti, Elettricisti, Fotografo, Tipografo, Sviluppo e stampa, palestre, piscine, campi sportivi, gommisti, Parrucchieri/Barbieri, idraulico, catering (fornitura pasti preparati), impiantista e manutentore, commerciante all’ingrosso od al dettaglio, meccanico, centri logistici, Esperto informatico, Attività di commercio elettronico, Servizi di consulenza (legale, amministrativa, economica, finanziaria, marketing, Risorse Umane, consulente del lavoro),Laboratori artigianali (panifici, pasticcerie, lavorazione ferro, legno, ceramiche, tipografie), Attività di somministrazione alimenti e bevande (Bar, ristoranti, pub, pizzerie, etc),Piccoli esercizi commerciali (abbigliamento, calzature, tessile, ferramenta, arredi, oggettistica, etc), Riparazione attrezzature e strumenti elettrici ed elettronici, Centri benessere e cura della persona, Agenzie Viaggi, Impresa di pulizie, Carpentiere, Imprese di vigilanza, Centri massaggi, Imprese edili, Servizi socio assistenziali…….
La domanda consta di alcuni documenti personali del richiedente e di una relazione sull’iniziativa imprenditoriale (Business plan) che ne indichi la fattibilità economico finanziaria, la sostenibilità, la redditività, e l’ampiezza del mercato.
E’ sempre possibile presentare domanda di agevolazioni sullo strumento in questione.

NAZIONALE - GIOVANI IMPRESE –EROGAZIONE SERVIZI – Sempre aperta

Destinatarie delle agevolazioni sono:
- aziende di nuova costituzione, con maggioranza numerica e di capitali di soci con età compresa tra 18 e 35 anni, residenti nei territori agevolati alla data 01/01/2000 oppure nei 6 mesi precedenti la presentazione della domanda.
- ampliamenti di aziende che non hanno usufruito di agevolazioni in favore dell'autoimprenditorialità:
• imprese in possesso, almeno 2 anni prima della presentazione della domanda, dei requisiti di età e residenza dei soci e localizzazione della sede legale, operativa ed amministrativa della società
• imprese economicamente e finanziariamente sane
• avvio effettivo dell'attività almeno tre anni prima della presentazione della domanda.
- ampliamenti di aziende che hanno usufruito di agevolazioni in favore dell'autoimprenditorialità:
• permanenza, almeno 2 anni prima della presentazione della domanda, dei requisiti di età e residenza dei soci e localizzazione della sede legale, operativa ed amministrativa della società
• imprese economicamente e finanziariamente sane
• avvio effettivo dell'attività almeno tre anni prima della presentazione della domanda
• completamento originario programma investimenti ammesso alle agevolazioni almeno tre anni prima della presentazione della domanda
• in regola con il pagamento delle rate di mutuo.
I progetti d'impresa possono riguardare la fornitura di servizi nei seguenti settori: fruizione dei beni culturali (ad esclusione di quelli statali); turismo; manutenzione di opere civili e industriali (ad esclusione della manutenzione straordinaria); tutela ambientale; innovazione tecnologica; agricoltura, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroindustriali. Possono essere finanziati progetti d'impresa che prevedono investimenti fino a 516.000 euro.
Le agevolazioni consistono in contributi a fondo perduto e mutui a tasso agevolato concessi entro i limiti stabiliti dall'Unione Europea. Modulando opportunamente l'ammontare del contributo a fondo perduto e del mutuo agevolato, la copertura finanziaria iniziale può arrivare per le regioni del Sud all'80-90% dell'investimento. Per le iniziative inerenti il settore agricolo le agevolazioni possono arrivare massimo al 50%. Oltre agli investimenti, sono previsti contributi per le spese di gestione sostenute nel primo triennio fino ad un importo massimo di 100.000,00

NAZIONALE - GIOVANI IMPRESE – PRODUZIONE BENI E SERVIZI – sempre aperta

Destinatarie delle agevolazioni sono:
- aziende di nuova costituzione, con maggioranza numerica e di capitali di soci con età compresa tra 18 e 35 anni, residenti nei territori agevolati alla data 01/01/2000 oppure nei 6 mesi precedenti la presentazione della domanda.
- ampliamenti di aziende già esistenti che non hanno usufruito di agevolazioni in favore dell'autoimprenditorialità:
• imprese in possesso, almeno 2 anni prima della presentazione della domanda, dei requisiti di età e residenza dei soci e localizzazione della sede legale, operativa ed amministrativa della società
• imprese economicamente e finanziariamente sane
• avvio effettivo dell'attività almeno tre anni prima della presentazione della domanda.
- ampliamenti di aziende che hanno usufruito di agevolazioni in favore dell'autoimprenditorialità:
• permanenza, almeno 2 anni prima della presentazione della domanda, dei requisiti di età e residenza dei soci e localizzazione della sede legale, operativa ed amministrativa della società
• imprese economicamente e finanziariamente sane
• avvio effettivo dell'attività almeno tre anni prima della presentazione della domanda
• completamento originario programma investimenti ammesso alle agevolazioni almeno tre anni prima della presentazione della domanda
• in regola con il pagamento delle rate di mutuo.
I progetti d'impresa possono riguardare la produzione di beni in agricoltura, industria e artigianato o la fornitura di servizi alle imprese. Sono esclusi i servizi alle persone e alle amministrazioni pubbliche, le attività socio-sanitarie e le attività di commercio e turismo. Vi sono settori non finanziabili sulla base della vigente normativa comunitaria. I progetti in agricoltura devono essere compatibili con le disposizioni contenute nei POR e nel PSR (piano di Sviluppo Rurale). Possono essere finanziati i progetti d'impresa che prevedono investimenti fino a 2.582.000 euro.
Le agevolazioni consistono in contributi a fondo perduto e mutui a tasso agevolato concessi entro i limiti stabiliti dall'Unione Europea. Modulando opportunamente l'ammontare del contributo a fondo perduto e del mutuo agevolato, la copertura finanziaria iniziale può arrivare per le regioni del Sud all'80-90% dell'investimento. Per le iniziative inerenti il settore agricolo le agevolazioni possono arrivare massimo al 50%. Oltre agli investimenti, sono previsti contributi per le spese di gestione sostenute nel primo triennio fino ad un importo massimo di 100.000,00.

Nazionale - L. 181/89 - Rilancio Aree Industriali - sempre aperta

La legge 181 finanzia la reindustrializzazione e il rilancio delle aree industriali colpite da crisi di settore. Nata per far fronte alla grave crisi siderurgica degli anni '80, la legge 181 si è dimostrata un efficace strumento per promuovere nuove iniziative industriali, rivitalizzare il sistema imprenditoriale locale e creare nuova occupazione stabile.
Allo strumento, sempre aperto, possono accedere le società di capitali (piccole, medie e grandi imprese) economicamente e finanziariamente sane, e operanti nei seguenti settori:
- attività estrattive, manifatturiere e di produzione dell'energia elettrica
- fornitura di servizi alle imprese
Sono agevolabili gli investimenti relativi a progetti industriali che prevedano la realizzazione di:
- nuove unità produttive
- ampliamenti, ammodernamenti, delocalizzazioni, ristrutturazioni o riattivazioni di unità produttive esistenti che, in ogni caso, producano occupazione aggiuntiva a quella preesistente.

Possono usufruire delle agevolazioni gli investimenti da realizzarsi nelle aree di crisi individuate con norme ad hoc via via succedutesi nel corso degli anni.

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spese:
•progettazione e studi di fattibilità
•terreni e fabbricati
•opere murarie, impianti e infrastrutture
•attrezzature e macchinari
•software informatici commisurati alla produzione e alle necessità gestionali dell'impresa
•brevetti relativi a nuove tecnologie e processi di produzione
•mobili per ufficio e arredi

Le agevolazioni, diverse in relazione alla localizzazione e alla dimensione dell'impresa, consistono nella concessione di un contributo a fondo perduto che può arrivare:
* al Centro-Nord fino al 25% degli investimenti ammissibili,
* al Sud fino al 40% degli investimenti ammissibili
In aggiunta, chi investe nel Sud può ottenere un finanziamento agevolato per un importo fino al 30% degli investimenti ammissibili; la durata massima è di 10 anni, compresi i primi 3 di ammortamento.
I contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati vengono concessi a condizione che l'Agenzia erogante acquisisca una partecipazione temporanea di minoranza nel capitale sociale dell'azienda beneficiaria, riscattabile nell'arco di cinque anni.
L'intervento è regolato da appositi contratti che disciplinano l'acquisizione della partecipazione, le regole di corporate governance e le modalità di way out obbligatoria.
L'Agenzia acquisisce la partecipazione attraverso la sottoscrizione di parte dell'aumento di capitale:
- In forma minoritaria
- per un periodo di tempo definito (max 5 anni).
In ogni caso è necessario che i soci dell'impresa beneficiaria apportino mezzi propri (capitale sociale) pari ad almeno il 30% dell'investimento.
Le agevolazioni sono erogate parallelamente allo stato di avanzamento dei lavori.
A fronte delle agevolazioni è previsto che l’azienda beneficiaria si impegni attraverso:
•fidejussione dei proponenti, se persone giuridiche, o polizza fidejussoria di durata pari a 12 mesi dopo la realizzazione del programma degli investimenti, a garanzia dell'eventuale restituzione del contributo;
•ipoteca di primo grado o fidejussione bancaria a garanzia del rimborso del finanziamento.

I progetti sono esaminati e valutati sotto il profilo economico, finanziario e tecnico.
La valutazione si divide in due fasi: ammissibilità e istruttoria.
Nella prima fase la richiesta viene esaminata prendendo in considerazione i seguenti aspetti:
•area in cui è previsto l'investimento
•tipologia di attività
•requisiti soggettivi del proponente
•prospettive del mercato di riferimento
•entità e tipologia dell'investimento proposto
•impatto occupazionale generato dall'investimento

La prima fase si conclude normalmente entro uno-due mesi dalla presentazione della domanda con la delibera di un apposito Comitato che stabilisce il passaggio o meno dell'iniziativa alla fase istruttoria.
La seconda fase, l'istruttoria vera e propria, analizza la validità economica, finanziaria e tecnica delle iniziative all'interno di un piano d'impresa, prendendo in considerazione i seguenti aspetti:

•verifica degli investimenti agevolabili
•prospettive del mercato di riferimento
•obiettivi economici attesi
•coperture finanziarie
•tempi e modalità di realizzazione del progetto
•impatto occupazionale generato dall'investimento

9 giu 2009

scheda analisi fattibilità

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