19 giu 2009

Strumenti per la piccola imprenditoria - parte 3 – Franchising - sempre aperta

Continuiamo il nostro excursus tra gli strumenti che definisco “sempre verdi” ossia non caratterizzati da bandi e/o scadenze, ma da una procedura “aperta tutto l’anno”, di cui fanno parte anche i precedenti due strumenti analizzati (Lavoro Autonomo e Microimpresa).
Lo strumento che voglio qui illustrarvi è denominato Franchising ed anch’esso è gestito da Invitalia, con tutto ciò che ne consegue.
Anche in questo caso trattasi di uno strumento a copertura nazionale, ossia potenzialmente attivabile per iniziative ubicate ovunque sul nostro territorio, sempre con le eccezioni per le regioni del Centro Nord (con zone escluse) e con intensità di aiuto che vanno dalla copertura del 100% dell’investimento per le regioni del Sud ed a decrescere più ci si spinge verso il Nord Italia.
Questa misura è quella adatta per l’esercizio di attività commerciali: essa infatti ammette nuove iniziative condotte sia sottoforma di ditta individuale o società (di persone o di capitali) per la commercializzazione di beni e di servizi mediante la formula dell'affiliazione in Franchising.
Unica grande limitazione che potrebbe rendere poco appetibile lo strumento è che si può presentare domanda di agevolazione solo per progetti da realizzarsi affiliandosi con i franchisor convenzionati con Invitalia.
Comunque si trovano marchi consolidati sul mercato, con adeguata esperienza e competenza: se la limitazione è una caratteristica negativa, d’altro canto bisogna ammettere che l’accreditamento dà una certa sicurezza al neo imprenditore circa l’affidabilità del Franchisor al quale si sta affiliando.
Al momento i Franchisor convenzionati sono 33, operanti in settori diversi (dai servizi finanziari alla vendita di gelati) ma l’elenco è in continuo aggiornamento in quanto ve ne sono di nuovi che entrano, superando la procedura di selezione ed accreditamento di Invitalia, ed altri che ne escono per i motivi più svariati. Tra i nomi illustri presenti da tempo, si cita Mail Boxes Etc., tra i defezionati si cita l’altrettanto noto Buffetti.
Le agevolazioni consistono come sempre in un mix tra contributo a fondo perduto e mutuo a tasso agevolato, ma l’importo non è predefinito bensì è il risultato di un calcolo per il rispetto del principio che prevede che l'importo del mutuo a tasso agevolato per gli investimenti non possa essere inferiore al 50% del totale delle agevolazioni concedibili e che l’agevolazione complessiva non ecceda il limite de minimis.
Le spese ammissibili a finanziamento per l'investimento riguardano: attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti; beni immateriali a utilità pluriennale; ristrutturazione di immobili, entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti. Le spese ammissibili per la gestione: materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo; utenze e canoni di locazione per immobili; oneri finanziari (con l'esclusione degli interessi del mutuo agevolato); prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati.